A suon di Launeddas, strumento tipico sardo

Ogni festa che si rispetti, in Sardegna, non può non essere accompagnata dal tradizionale suono degli strumenti musicali sardi. Tra tutti le launeddas rappresentano una melodia tipica di molte feste folkloristiche.

A suon di Launeddas, strumento tipico sardo

Da sempre la Sardegna è sinonimo di bellezza, natura incontaminata e mare cristallino. Ma il suo primato è legato anche alla ricchezza di tradizioni, sagre e feste folkloriche che di anno in anno si ripetono, riportando la storia passata nel contemporaneo.

Tra queste tradizioni rientrano anche gli strumenti musicali, che vengono ancora oggi realizzati e suonati secondo la ritualità che si tramanda di generazione in generazione. Un esempio è facilmente riscontrabile a Nuoro, dove ogni anno si celebra la tradizionale festa del Redentore, da sempre accompagnata dal suono delle Launeddas.

Le launeddas sarde

Una festa folkloristica sarda non è tale se non c’è ad accompagnarla la musica; e tra gli strumenti musicali tipici ci sono proprio lelauneddas, uno strumento musicale a fiato dotato di canne forate di diversa lunghezza, utili a produrre più suoni. Sulla cima delle launeddas è posizionata la cabitzina, ovvero l'ancia; la canna più lunga produce i suoni bassi, la più corta quelli acuti, la canna intermedia produce le note di accompagnamento.

In totale, dunque, sono 3 le canne, ciascuna con una funzione diversa:

  • Basciu o tumbu (basso): la canna più lunga e fornisce una sola nota, quella della tonica su cui è intonato l'intero strumento (nota di "pedale" o "bordone"), ed è privo di fori;
  • Mancosa manna (seconda canna): ha la funzione di produrre le note dell'accompagnamento e viene legata con spago impeciato al basso (formando la croba);
  • Mancosedda (terza canna): canna libera, che ha la funzione di produrre le note della melodia.

Uno strumento sì d’altri tempi, ma che ancora oggi riesce ad essere di estrema attualità, producendo quegli antichi suoni che si sentono e si tramandano di generazione in generazione.

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